Il coronavirus pone l’attenzione sul futuro dell’agricoltura, la valorizzazione dei prodotti del Mediterraneo e l’innovazione scientifica da sostenere per incrementare ulteriormente il settore. “Nell’agrifood occorre innovare affinché le produzioni siano in grado di rispondere alle nuove esigenze anche e soprattutto nel post pandemia Covid-19“, ha recentemente dichiarato Angelo Riccaboni, docente dell’Università di Siena e presidente della Fondazione Prima. “L’innovazione tecnologica e organizzativa nell’agrifood è un fattore decisivo per avere sistemi agroalimentari che rispondano alle esigenze nutrizionali di tutti i cittadini, rispettino l’ambiente e gli animali e salvaguardino la salute delle persone“, continua il professore. In questo contesto il programma Prima, con 500 milioni di euro di budget ha finanziato 83 progetti a 700 unità di ricerca e innovazione. “La sicurezza alimentare e cioè la possibilità che tutti abbiano accesso al cibo nella quantità e qualità desiderata è di nuovo una questione centrale anche in Paesi, come l’Italia, dove si pensava non fosse più a rischio. La salute è una sola e quella del pianeta, delle persone e del cibo sono strettamente connesse. Nel nuovo contesto, la rivalutazione della dieta mediterranea che rispetta l’ambiente e le persone e prevede produzioni della regione Med, può essere molto utile“, ha rilanciato Riccaboni durante una recente conferenza. D’altronde, ricordiamo che la community degli innovatori agrifood sarà anche protagonista a Dubai, come annunciato da Paolo Glisenti, Commissario generale per l’Italia Expo 2020: “L’Expo 2020 di Dubai, la prima Expo nel mondo arabo sul tema sostenibilità e necessità idriche sarà vetrina di eccellenza per l’agrifood italiano. C’è grande aspettativa da parte degli altri Paesi che vedono l’Italia leader del settore. Gli oltre 30 casi proposti a Siena da Prima sono un esempio dell’Italia che sarà presentata a Dubai“. Emerge l’importanza di ripensare il prodotto tradizionale che deve rispondere alle nuove esigenze dei consumi anche sul fronte salutista, innovazioni gestionali per le singole imprese e per i consorzi di tutela, la burocrazia deve supportare e velocizzare risposte e processi, ed è necessario colmare i vuoti di conoscenza fra produttori e operatori del territorio come ad esempio i ristoratori. È necessario accrescere la conoscenza delle IG verso i consumatori più giovani e serve formazione nelle scuole. Oggi, per gli operatori del settore emerge la difficoltà di accesso ai finanziamenti e all’interazione con gli enti di ricerca. Servono nuove soluzioni innovative per veicolare e e diffondere le informazioni sul prodotto. Bisogna superare l’approccio tradizionale da parte degli intermediari finanziari, con personale specializzato che abbini sviluppo e uso di innovazioni con pratiche produttive tradizionali e routinarie.
Il segretariato Italiano di PRIMA nasce nell’ambito dell’Iniziativa europea Partnership for Research and Innovation in the Mediterranean Area e promuove numerose iniziative che coniugano in maniera sinergica innovazione, sostenibilità e redditività, motori decisivi per sostenere quelle trasformazioni necessarie ad uno sviluppo sostenibile del settore agroalimentare in grado di generare crescita, benessere e qualità della produzione. Opportunità importanti per le giovani generazioni che attraverso l’innovazione vogliono recuperare le tradizioni agricole del passato coniugando sicurezza alimentare, qualità e tecnologia.
Approfondimento di Domenico letizia pubblicato dal periodico e website del canale televisivo “LabTv“.
Versione in inglese:
Agri-food and Prima projects in the enlarged Mediterranean
Coronavirus focuses on the future of agriculture, the enhancement of
Mediterranean products and scientific innovation to be supported to
further increase the sector. “In agrifood it is necessary to innovate so that productions are able to respond to new needs, especially and especially in the post-19 Covid pandemic“, said Angelo Riccaboni, professor at the University of Siena and president of the Prima Foundation. “Technological and organizational innovation in agrifood is a decisive factor for having agri-food systems that meet the nutritional needs of all citizens, respect the environment and animals and safeguard people’s health“, continues the professor. In this context, the Prima program, with a 500 million euro budget, financed 83 projects and 700 research and innovation units. “Food security, that is the possibility that everyone has access to food in the desired quantity and quality, is again a central issue also in countries, such as Italy, where it was thought was no longer at risk. Health is one and that of the planet, people and food are closely connected. In the new context, the re-evaluation of the Mediterranean diet that respects the environment and people and foresees products from the Med region can be very useful “, Riccaboni re-launched during a recent conference. On the other hand, we remember that the community of agrifood innovators will also be a protagonist in Dubai, as announced by Paolo Glisenti, Commissioner for Italy, Expo 2020: “The Expo 2020 in Dubai, the first Expo in the Arab world on the topic of sustainability and water needs will be a showcase of excellence for Italian agrifood. There is great expectation from other countries that see Italy as the leader in the sector. The over 30 cases proposed in Siena by Prima are an example of Italy that will be presented in Dubai“. The importance of rethinking the traditional product emerges, which must respond to new consumption needs also on the health front, managerial innovations for individual companies and protection consortia, bureaucracy must support and speed up responses and processes, and it is necessary to fill the gaps in knowledge between producers and operators in the area such as restaurateurs. Knowledge of IG to younger consumers needs to be increased and training is needed in schools. Today, the difficulty of accessing funding and interacting with research bodies emerges for sector operators. New innovative solutions are needed to convey and
disseminate product information. The traditional approach by financial
intermediaries must be overcome, with specialized staff that combines
the development and use of innovations with traditional and routine
production practices. The Italian secretariat of PRIMA was born as part of the European Partnership for Research and Innovation in the Mediterranean Area initiative and promotes numerous initiatives that synergistically combine innovation, sustainability and profitability, decisive engines to support those transformations necessary for sustainable development of the sector agribusiness capable of generating growth, well-being and production quality. Important opportunities for young generations who through innovation want to recover the agricultural traditions of the past by combining food security, quality and technology.
Una risposta su “L’agri-food e i progetti Prima nel Mediterraneo allargato”
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