La pandemia sanitaria globale sta generando un impatto enorme sulle società del Mediterraneo. Gravi problematiche legate ai sistemi sanitari, conseguenze drammatiche sui risparmi dei cittadini, problematiche per le aziende e cessazione delle attività sociali affliggono la nostra società. Per l’Assemblea Parlamentare del Mediterraneo risulta essenziale rilanciare l’attenzione degli effetti della pandemia sulla sicurezza alimentare e su quello che può promuovere la comunità internazionale con l’adozione di misure efficaci e sviluppo tecnologico. Attualmente non sono ancora innumerevoli le problematiche alimentari registrare ma gli esperti avvisano che se l’emergenza continuerà potrebbero generarsi conflitti e problemi legati al cibo. Il rischio è un aumento dei prezzi e una riduzione della filiera per le popolazioni più vulnerabili del bacino del Mediterraneo.
Molti paesi potrebbero risentire degli shock del mercato e dell’insicurezza alimentare. Secondo il World Food Program (WFP), i paesi della regione del Mediterraneo più a rischio, oggetto di attenzione da parte dell’Assemblea Parlamentare del Mediterraneo, sono il Libano, la Libia, la Mauritania, la Palestina e la Siria. Molta preoccupazione è registrata anche per i paesi dell’Africa e soprattutto per quelli più vulnerabili economicamente o troppo dipendenti dalle importazioni dall’estero.
Esistono diverse raccomandazioni politiche che il PAM propone per i paesi interessati, che possono mitigare l’impatto negativo della pandemia sulla sicurezza alimentare:
• Monitorare attentamente i prezzi e i mercati alimentari e comunicare tali informazioni in modo trasparente e al fine di guidare le politiche governative ad evitare il panico sociale.
• Soddisfare le esigenze alimentari delle popolazioni più vulnerabili e rafforzare i programmi di protezione sociale, compreso l’aiuto diretto economico.
• Mantenere aperti i flussi commerciali e garantire che la catena economica sia accessibile a tutti.
Per approfondire dettagliatamente le proposte dell’Assemblea Parlamentare del Mediterraneo vi rimandiamo ai file successivi