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Questionario per gli operatori delle pesca nel mare

La società ITENE, che è partner nel progetto Surefish, nel quale Gi.&Me Association è presente, ha lanciato questo importante questionario per gli operatori della pesca. Abbiamo bisogno del tuo supporto al fine di raccogliere quante più informazioni possibili, al fine di sviluppare e completare al meglio le informazioni per le nostre ricerche. Abbiamo creato tale questionario online per raccogliere informazioni dai produttori, imballatori di pesce e per la catena di approvvigionamento del pesce.

Completa pure il questionario al link che trovi di seguito e se sei a conoscenza di altre società che possano contribuire, non esitare ad inoltrarlo.

Il nostro scopo è quello di valorizzare il mare, la pesca e la produzione sostenibile.

Questionario: https://forms.gle/TrxDywzQma8pgKUZ6

Se hai eventuali domande, non esitare a contattarci.

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Prima: post Covid occorre innovare agrifood

(ANSA) – “Nell’agrifood occorre innovare affinché le produzioni siano in grado di rispondere alle nuove esigenze anche e soprattutto nel post pandemia Covid-19“. Lo ha detto Angelo Riccaboni, docente dell’Università di Siena e presidente della Fondazione Prima, il programma di innovazione nel settore agroalimentare del Mediterraneo, intervenendo in diretta streaming a Food for Earth Day, la maratona dedicata ai sistemi alimentari sostenibili in occasione della Giornata della terra.

Angelo Riccaboni.


    “L’innovazione tecnologica e organizzativa nell’agrifood – ha aggiunto – è un fattore decisivo per avere sistemi agroalimentari che rispondano alle esigenze nutrizionali di tutti i cittadini, rispettino l’ambiente e gli animali e salvaguardino la salute delle persone“. In questo contesto il programma Prima, con 500 milioni di euro di budget nei primi due anni ha finanziato 83 progetti a 700 unità di ricerca e innovazione per oltre 110 milioni di euro. “La sicurezza alimentare e cioè la possibilità che tutti abbiano accesso al cibo nella quantità e qualità desiderata – ha spiegato Riccaboni – è di nuovo una questione centrale anche in Paesi, come l’Italia, dove si pensava non fosse più a rischio“. “La salute è una sola – ha concluso Riccaboni – e quella del pianeta, delle persone e del cibo sono strettamente connesse. Nel nuovo contesto, la rivalutazione della dieta mediterranea che rispetta l’ambiente e le persone e prevede produzioni della regione Med, può essere molto utile“.